Acrilico su tela
100 x 100 – 1973
L’interesse di Eugenio verso il vino risale agli anni giovanili ed al bar-osteria della madre a cui si aggiungono sentimenti e ricordi legati al mondo contadino, all’incontro con la terra, alle coltivazioni agricole.
Ecco quindi la consuetudine del Comencini con il Monferrato, con le campagne ed i vignaioli di Alba, dove ritorna, con continuità ad esporre i suoi quadri e dove la sua pittura diventa strumento di comunicazione di alcuni dei vini migliori, con la creazione di etichette innovative.
Comencini espone ad Alba, per la prima volta, alla Galleria l’Incrocio nel 1975. E sarà spesso presente all’Enoteca del Roero in Canale. L’interesse del Comencini per il tema del vino è comunque anteriore alla sua prima esposizione ad Alba. È infatti del 1973 il quadro “Associazione la Corazzata 1890: nei lieti calici” a cui l’amico poeta Giorgio Luzzi ha aggiunto una postilla: “vino degli omini di Comencini”.
Acrilico su tela
80 x 60 – 1973
L’amico Giorgio Luzzi interpreta il rapporto di Comencini con il vino: «Complesso ed elementare al tempo stesso, il vino è divenuto affascinante e misterioso, essenziale e consuetudinario, ricco di vitalità e piacevole: in ogni caso profondamente legato all’uomo ed alle sue giornate.
Egli ha dedicato al vino, al suo mondo, ai suoi attori lunghi attimi della propria ispirazione e del proprio estro: i dipinti, i bozzetti, poi divenuti etichette da vino, sono testimoni di questo legame intenso. In modo quasi ironico, certamente con grande immediatezza e semplicità, Eugenio esprime del vino i caratteri essenziali: al di sopra di tutto, quell’umanità che traspare da un calice e che al di là delle sensazioni piacevoli solite della degustazione, arricchisce chiunque incontri sul suo cammino».
Il vino è il cemento dell’amicizia con il Luzzi, che ricorda: «l’apertura di quelle bottiglie di vini eletti, che si trovavano immancabilmente in casa sua e di Piera, preludeva alla progettazione di una qualche tappa del percorso di collaborazione tra pittura e poesia: questa pratica era molto francese».
Acrilico su tela
18 x 24 -1976
Acrilico su tela
18 x 24 -1976
Tempera su cartoncino
25 x 20 -1975/1982
«Comencini ama il vino (ha disegnato belle etichette, proprio per ornare in maniera diversa le bottiglie), ama le colline e gli ambienti rustici e genuini».
Quello con Martinelli è un’amicizia di lunga data che si esprime in pubblicazioni congiunte sempre sul tema della cucina e del vino ed affermazioni di plauso permeate, qualche volta, di sottile ironia: «La prima volta che vidi Comencini a La Morra era di primavera ed il verde nei campi era tenero. Lui parlò di quadri, seppi dopo che era il suo mestiere, ma non disattese gli astanti con accenni al vino, a cose di campagna, così da suscitare simpatia…
Tempera su cartoncino
25 x 20 -1991
…Nelle Langhe, infatti, ti misurano per quello che puoi sapere di taijarin e di vino, oltre che di donne, per il gioco del pallone o per le tue capacità personali. E Comencini artista ha indubbiamente molte capacità e molte qualità […]. Ovviamente dalle Langhe ha tratto ampi motivi di ispirazione […] con certi suoi favolosi interni d’osteria, paesaggi sapientemente dimensionati, gruppi di bevitori, i quali compiono le loro funzioni alacremente e con polso fermo, come ben si addice alla gente rurale che nel vino ripone fiducia e dal vino trae giovamento»
Acrilico su tela
60 x 80 – 1977
Acrilico su tela
225 x 473 – 1987
Nel 1987 dipinge: “Omaggio al Barolo”, un grande e coloratissimo acrilico esposto alla Enoteca Regionale del Barolo a Barolo, in occasione della mostra dell’aprile del 1988.
In un suo scritto, il Comencini spiega i dettagli di questo quadro che è una rivisitazione del Bacco con otto devoti (Los Borachos, Madrid, Prado).
Acrilico su tela
90 x 80 – 1979
Acrilico su tela
90 x 100 – 1992
Acrilico su tela
90 x 100 – 1983
Acrilico su tela
80 x 60 – 1987
Collage di cartoncini dipinti ad acrilico
48 x 68 – 1988
Tempera su cartoncino
50 x 60 – 1988
Acrilico su tela
90 x 100 – 1988
Acrilico su cartoncino
60 x 40 – 1988
Acrilico su tela
240 x 200 – 1990
Tempera su cartoncino
25 x 45 – 1993
Tempera su cartoncino
25 x 45 – 1993
Acrilico su tela
52 x 87 – 1993
Tempera su cartoncino
17.5 x 17.5 – 2001
Acrilico su tela
2004
Il tema del vino diventa spesso oggetto di dotte conferenze, in cui storia del vino, arte e temi economici-turistici trovano uguale dignità. Comencini è ormai molto conosciuto tra i cultori del vino e come tale diventa, nel 2005, protagonista di un bellissimo evento culturale, che merita di essere ricordato.
Daniele Savi, operatore nel settore dei vini, mette in contatto il Prof. Riccardo Zipoli, docente di letteratura persiana, con Maria Teresa Mascarello e Giuseppe Rinaldi, esponenti dell’Associazione culturale Giulia Falletti di Barolo. Il Prof. Zipoli è un profondo conoscitore delle opere del poeta persiano Hāfez del secolo XIV di cui ha scoperto numerosi versi ispirati al vino. All’incontro di queste personalità partecipa attivamente il Comencini. Insieme decidono di dare alle stampe un volumetto, “Versi sul vino” con trecento novantaquattro versi di Hāfez ed illustrazioni di Comencini, che lavora due anni, come lui stesso racconta, a realizzare i disegni a china, le tempere e gli acquarelli, consultando diverse opere riproducenti miniature persiane: «Ho scoperto la ricchezza di una cultura, che non conoscevo, e della vita che si svolgeva tra le numerose e diverse etnie esistenti in quel grande impero». Le miniature disegnate dal Comencini sono ricche di colori e rappresentano nobili personaggi, principi e principesse, suonatori e danzatrici in un paesaggio agreste ricco di verde, alberi e ruscelli.
Tempera su cartoncino
40 x 30 – 2005
Tempera su cartoncino
40 x 30 – 2005
Il rapporto di amicizia con Massimo Martinelli è nato e si è sviluppato attorno al mondo del vino. “Comencini, facci divertire” è il titolo che il Martinelli sceglie per la sua presentazione in occasione della mostra all’Enoteca Regionale del Roero in Canale nel 1999.
E sotto il titolo scrive: «Da tempo non ho più avuto occasione di bere in maniera smodata in compagnia di Eugenio Comencini (o in maniera saggia…poiché ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria) e quindi discutere di temi che ci stanno a cuore: il vino, appunto, la cucina, l’arte! […].»
Sempre il Martinelli nel 2007 nell’ultima mostra sul Vino di Eugenio a La Morra dichiara: «L’arrivo delle opere di Eugenio Comencini non sarà annunciato dal rullar dei tamburi o dallo sventolio degli stendardi…bensì dalla stappatura di svariate bottiglie, tutte di grande dignità e levatura»
Acrilico su tela
190 x 130 – 1982